Cosa vedere a Specchia

A 50 km da Lecce sorge uno dei borghi più belli d’Italia, Specchia, a metà strada tra il Mar Adriatico e il Mar Ionio: è un luogo dall’atmosfera molto antica, che reca nel nome e sul suo territorio tracce di un passato ancestrale.

Cosa vedere a spasso per Specchia

Le specchie erano torri di avvistamento formate da cumuli di pietre e punteggiano il territorio circostante il borgo di Specchia che da questi prende il nome. Molte sono le famiglie nobiliari che hanno governato sulla cittadina, dagli Orsini ai Ligorio fino ai Ripa che più di tutti onorarono Specchia.

Scalinate e strette vie compongono il suo centro storico, totalmente pedonalizzato, che infonde una sensazione di pace e tranquillità.

Il cuore della parte più antica del paese è Piazza del Popolo sulla quale si affaccia il cinquecentesco Palazzo Risolo: trattasi quest’ultimo di una fortezza con due alte torri ai margini e con la facciata impreziosita da un portale sovrastato dal blasone del Principe di Muro Leccese. Trasformato in edificio residenziale dai Protonobilissimi, è oggi uno spazio espositivo e sala convegni.

Adiacente alla chiesa e alla Porta Leuca, antico varco di accesso a Specchia, si erge Palazzo Ripa risalente al XVIII secolo e di cui colpisce la merlatura in cima e la settecentesca torre costruita in tipico stile medioevale.

Restando in Piazza del Popolo, tra le cose da vedere a Specchia e che meritano una visita vi è la Chiesa della Presentazione della Beata Vergine, risalente al XV secolo il cui stile barocco esterno si riflette anche all’interno con l’altare ricco di fregi floreali e ori.

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Visitando la chiesa si possono ammirare due opere di quello che è considerato il ritrattista del Vaticano, vale a dire il maestro Giuseppe Afrune: si tratta della litografia di San Giuseppe Moscati e di un dipinto raffigurante Santa Gianna Beretta Molla.

Le altre chiese del borgo

Altrettanto bella, tra gli edifici religiosi da vedere di Specchia, vi è la Chiesa dei Francescani, anch’essa risalente al ‘500: all’interno dell’edifico a unica navata si può ammirare uno splendido affresco con scene della vita di Santa Caterina d’Alessandria. Il vero gioiello della chiesa è soprattutto la cripta frequentata inizialmente dai monaci basiliani: scavata nella pietra viva e sorretta da trentasei colonne, reca antichissimi affreschi di epoca bizantina.

C’è infine la Cripta della Madonna del Passo nata tra il ‘500 e il ‘600: la bellezza mistica di questo ambiente sacro sta nel baldacchino circondato da colonnine e nel bellissimo quadro raffigurante la Vergine, posto proprio sopra l’altare.

Chiunque si trovi a visitare questo placido borgo soggiornando presso Salento Hotels a Specchia, non può esimersi dal visitare i frantoi ipogei Cicca, Scupola e Perrone, memoria del passato contadino di questa terra: si tratta di ambienti scavati sotto terra tra il 1500 e il 1800 dove venivano lavorate le olive raccolte dai preziosi ulivi utilizzando macine fatte funzionare con l’ausilio di asini, buoi e cavalli. Da queste faticose operazioni si ricavava “l’oro di Puglia”, quell’olio extra vergine di oliva ancora oggi alimento prezioso alla base dell’alimentazione dell’intera regione: non si dimentichi infatti che Specchia fa parte della Via dell’Olio.

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