Gradara il borgo dei borghi

Siamo nelle Marche, a Gradara, una roccaforte appena 150 metri sul livello sul mare in una posizione strategica e dominante.

Qui siamo a 20 km da Rimini ed a 13 km da Pesaro.

Gradara, definita nel 2018 il borgo dei borghi, sorge nel dodicesimo secolo per volontà dei signori De Griffo. Nel tredicesimo secolo diventa poi dominio feudale dei Malatesta e nel corso dei secoli successivi molte famiglie italiane si avvicendarono al controllo di questo castello, tra le più importanti ricordiamo gli Sforza e i Della Rovere. Gradara  ha 2 cinte di muri una con 13 Torri per difendere l’abitato l’altra per proteggere la Rocca.

Il Borgo di Gradara: un viaggio indietro nel tempo

Qui si può fare un viaggio indietro nel tempo di ben 800 anni, un viaggio che ha inizio percorrendo le sue Mura merlate e che grazie al ponte levatoio si ha accesso dalla porta fortificata ad un elegantissimo cortile.

Il motivo per il cui il castello di Gradara è particolarmente famoso è perché ha fatto da scenario alla appassionante e peccaminosa storia d’amore di Paolo e Francesca immortalata da Dante nel canto Quinto dell’inferno.

La Rocca, difesa dal ponte levatoio e da un ampio fossato, si sviluppa su una pianta rettangolare rafforzata agli angoli da torri poligonali perfettamente scarpate. La struttura della Rocca sì e naturalmente evoluta nel corso dei secoli, a partire dalla torre principale detta anche Mastio. alta ben 30 metri, per poi passare nella fase trecentesca attraverso una costruzione gotica per poi, infine,  ingentilirsi ulteriormente nel corso del Quattrocento.

Venute meno le priorità difensive, la Rocca, si trasforma in un palazzo gentilizio, come testimoniano ancora oggi i numerosi ambienti di salotto e da letto che si possono visitare. Tra questi, la camera da letto di Lucrezia Borgia, ricavata in un Torrione ad angolo. 

Qui nel regno di Paolo e Francesca, l’amore vive in ogni angolo di strada. Vi consigliamo di fare la “passeggiata degli innamorati” che si trova adiacente alle mura di cinta, un luogo chiamato anche “il monte delle bugie”, dove si dice che forse qualche innamorato proprio in questo luogo circondato da tanta bellezza avesse fatto qualche promessa azzardata.

L’interno del castello è visitabile tutto l’anno, esclusi il giorno di Natale e di Capodanno. Con un biglietto di ingresso dal modesto costo di appena €4 la visita parte proprio dalla sala delle torture attraversando poi la sala da pranzo di Sigismondo e Isotta e tramite altre stanze, adibite a luoghi di conversazione, si arriva al cuore del Castello .

Gradara il borgo dei borghi dai panorami suggestivi

Oggi Gradara incanta anche per la bellezza dei suoi panorami. Dalla porta Nuova posta leggermente più in basso del castello, è possibile ammirare stupendi scorci della Costa Adriatica, dalle spiagge di Rimini fino alle spiagge di Cattolica.

Si dice che Guglielmo Marconi, sebbene avesse una casa a Cattolica, amasse trascorrere il suo tempo proprio a Gradara, per godere degli stupendi panorami e respirare, durante l’estate, l’aria fresca e frizzante di questa cittadina.

Da dove nasce il nome di Gradara?

Si suppone che il nome di Gradara derivi da “grata aria” in virtù del fatto che  proprio questa aria fresca e frizzante contraddistingueva questo borgo.

Qual è il piatto tipico della tradizione di Gradara?

Lasciato il castello non potete non fare una pausa relax in una delle tante osterie dove potrete assaggiare, oltre alla classica piadina romagnola, il piatto della tradizione di Gradara, ovvero i tagliolini con la bomba.

Questo piatto tipico della tradizione popolare di Gradara, è fatto con ingredienti poveri: olio, cipolla, pancetta, lardo e pepe.

Si narra che al calar della sera per richiamare i contadini, che erano al lavoro nei campi, si sparasse da una torre un colpo di archibugio, un bombardino.

Da lì a poco le porte del Castello sarebbero state chiuse fino all’indomani mattina.

Una visita a Gradara il borgo dei borghi, credeteci, ne vale davvero la pena!